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L'eruzione del Vesuvio del 1906 fu la più violenta del XX secolo. Fu un evento eruttivo che ebbe inizio il 4 aprile e terminò il 21 aprile del 1906.
L'attività stromboliana del Vesuvio era sensibilmente aumentata a partire da metà marzo e le scosse di terremoto erano sempre più frequenti e intense. Tra il 5 e il 6 aprile le lave cominciarono a dirigersi verso Boscotrecase, distruggendo casali e vigneti. Nei due giorni seguenti l'attività esplosiva al cratere sommitale si fece sempre più intensa e raggiunse il suo apice nella notte tra il 7 e l'8 aprile. Due forti scosse, avvertite in quella notte in tutti i paesi vesuviani, segnarono il collasso della parte sommitale del Gran Cono mentre la nube eruttiva, ormai imponente, iniziava a depositare cenere e lapilli nei paesi vesuviani ad est del vulcano, tra cui Ottaviano e S. Giuseppe Vesuviano.
Nella didascalia di una cartolina rappresentante questa lastra fotografica, presente a questo link, è riportato: "i soldati dissotterrano i cadaveri nella chiesa di S. Giuseppe d'Ottajano".
Verosimilmente, nell'anno dell'eruzione, con il nome San Giuseppe d'Ottajano si identificava il comune di Ottajano (divenuto Ottaviano nel 1933) e la chiesa, di cui nella lastra vediamo le macerie, era la chiesa dedicata a San Leonardo di Noblac, sita appunto a Ottaviano.
La chiesa venne distrutta durante l'eruzione del Vesuvio nel 1906, come riporta l'articolo de Il Mattino dell'aprile 1906:
"Alle nove è un quarto mentre il sacerdote esponeva alla folla la statua di S. Antonio, il tetto è crollato tutto d’un pezzo … i fedeli si precipitarono tutti insieme verso la porta maggiore. Un centinaio circa riuscì a fuggire. Gli altri rimasti indietro furono abbattuti regolarmente da un torrente di sabbia che pioveva dal tetto squarciato".
La chiesa dopo l'eruzione venne ricostruita ma, in mancanza di documentazione fotografica cui fare riferimento, venne ricostruita in modo completamente diverso rispetto al suo aspetto originario.
Solo recentemente, grazie alle ricerche effettuate dallo studioso Luigi Ambrosio su un prezioso album fotografico in cui la regina Elena di Savoia aveva raccolto immagini della catastrofe, si è potuto scoprire l'aspetto originario della chiesa.
Attualmente la comunità della Parrocchia di San Leonardo di Noblac è formata da cittadini che fanno parte del comune di San Giuseppe Vesuviano e da altri, prevalenti, del comune di Ottaviano.
Siti consultati:
1) https://www.ov.ingv.it/index.php/storia-vesuvio/1906
2) https://www.ilgazzettinovesuviano.com/2011/07/20/a-san-giuseppe-vesuvian...