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Le coordinate inserite si riferiscono al punto (Via Lungomare dei Cavalieri, 410) da cui, presumibilmente e orientativamente, potrebbe esser stata scattata la lastra.
Approfondimenti legati alla lettura descrittivo-oggettiva
Terrazzamenti
L'aspetto geomorfologico della Costiera amalfitana ha da sempre reso difficile la coltivazione. Di conseguenza, gli abitanti del luogo, per aumentare la superficie coltivabile, sin dal periodo di massima fortuna del Ducato amalfitano, hanno apportato delle trasformazioni al paesaggio attraverso il terrazzamento dei pendii.
Questa pratica prevede che terreni naturali in forte pendio siano sistemati mediante una serie di ripiani, detti terrazzi, ciascuno sostenuto da mura di contenimento (macere) realizzate con la tecnica "a secco", senza uso di cemento. Ciò richiede notevole abilità nel taglio delle pietre, nella posa e nel calcolo delle pendenze e consente di coltivare anche in zone impervie.
Questi saperi, che si tramandano da secoli, costituiscono un inestimabile patrimonio per gli amalfitani ed hanno consentito loro di proseguire, tramite queste modalità, l'attività agricola sino ad oggi.
Monastero di San Lorenzo al Piano
L’antico monastero femminile di regola benedettina fu fondato nel 980 dal duca Mansone I e fu dedicato a S. Lorenzo.
Di esso sopravvive solo una piccola parte della lunga teoria di archi in tufo che ora accoglie il cimitero cittadino.
Torre dello Ziro
Non si hanno notizie certe circa la sua costruzione, ma pare che già nel 1151 fosse nota con il nome "Torre San Felice". In epoca angioina veniva utilizzata come punto di guardia per prevenire attacchi marittimi. Cessata la sua funzione difensiva, la fortezza ha subito un progressivo declino fino a trovarsi oggi allo stato di rudere.
A questo luogo è legata la vicenda che riguarda la prigionia e la morte di Giovanna d'Aragona (1477-1510) e dei figli avuti dal patrizio napoletano Antonio Beccadelli di Bologna, sposato clandestinamente dopo esser rimasta vedova di Alfonso Todeschini Piccolomini.