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L'eruzione del Vesuvio del 1906 fu la più violenta del XX secolo. Fu un evento eruttivo che ebbe inizio il 4 aprile e terminò il 21 aprile del 1906.
L'attività stromboliana del Vesuvio era sensibilmente aumentata a partire da metà marzo, le scosse di terremoto erano sempre più frequenti e intense e tra la notte del 7 e 8 aprile l'attività esplosiva al cratere sommitale raggiunse il suo apice. Due forti scosse, avvertite in tutti i paesi vesuviani, segnarono il collasso della parte sommitale del Gran Cono mentre la lava scorreva veloce a sud-est devastando l'abitato di Boscotrecase. Dal 9 aprile si arrestarono le colate principali e l'attività sismica scomparse quasi del tutto, mentre la nube eruttiva continuava a depositare cenere e lapilli nell'area vesuviana. Nella notte del 10 si ebbe l'ultima colata significativa dalle bocche di Bosco Cognoli che si arrestò poco prima di Boscotrecase. Nei giorni successivi, ad eccezione di sporadici episodi esplosivi nei giorni 13 e 15, l'attività andò diminuendo fino a cessare del tutto il 21 aprile.
L'accumulo di cenere e lapilli causò crolli e distruzioni nei paesi vesuviani. In totale si contarono 216 morti e 112 feriti. Oltre 34.000 furono gli sfollati.
Siti consultati:
1) https://www.ov.ingv.it/index.php/storia-vesuvio/1906
2) https://ingvvulcani.com/2019/04/04/giuseppe-mercalli-e-leruzione-del-ves...