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La zona dell' Agro Pontino si estende dai Castelli romani fino ai confini con la Campania. Un tempo il territorio era paludoso e malsano, ma successivamente, grazie agli interventi della bonifica integrale (cfr: http://web2geolab.uniroma1.it/geoimage/content/6a-1 ) il territorio ha permesso la nascita e la diffusione di nuove specie vegetali e animali tipiche della zona.
Il bufalo mediterraneo italiano dell'Agro Pontino è una razza del tipo RIVER e si è definita grazie al lungo isolamento e alla mancanza d’incroci con bufale appartenenti allo stesso gruppo o a gruppi diversi di altre nazioni del mondo, che ha permesso la formazione di una razza morfologicamente e funzionalmente diversa definita quindi di origine autoctona (dal sito web, Associazione Nazionale Allevatori Specie Bufalina, cfr: bibliografia).
Questo esemplare pascola tranquillo lungo i tanti laghi costieri presenti in questa zona e grazie alla salinità marina presente ovunque (terra, acqua, aria) regala una carne particolarmente tenera e magra.Le femmine producono un latte di una particolare dolcezza e delicatezza che dà origine a specialità caseari come la celebre mozzarella di bufala e altri formaggi (ricotta, scamorza, stracchino, burrata, tomino...).
Le mandrie di bufale sono visibili ovunque nell' Agro Pontino, in particolar modo all'interno del Parco Nazionale del Circeo dove ci sono allevamenti che ricreano l'antico e suggestivo scenario della palude. L'allevamento bufalino è infatti testimoniato già dal 1300: è attestata la commercializzazione dei derivati del latte di bufala e di carni destinate solitamente al mercato di Napoli e Salerno. Nella Pianura Pontina però le mandrie di bufale erano inizialmente impiegate per la pesca fluviale, si parla infatti di bufali trainanti.