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L'autore dello scatto non è definito, in quanto il CAI di Milano conserva varie fotografie del Massiccio del Bernina scattate da diversi fotografi. Tra questi citiamo Alfredo Corti (I cento anni del CAI, pag. 19), che nell'estate del 1906 documentò attraverso vari scatti la sua scalata del Pizzo Roseg, sia sul versante settentrionale che su quello meridionale. All'incirca contemporanei (1890-1910) sono gli scatti da attribuire ad H.A.Tanner, anch'essi rappresentanti il massiccio montuoso del Bernina. Di una decina di anni più tardi sono le immagini scattate da Tonazzi: anche i suoi scatti immortalano lo stesso gruppo montuoso e risalgono all'estate 1922. Infine, numerose sono le fotografie scattate da Zanderighi risalenti al periodo 1929-1933 che ritraggono il Pizzo Roseg visto dalla vetta del Bernina (settembre 1931) e dai pressi del Passo Sella (agosto 1929).
Altre immagini potrebbero essere attribuite ai fotografi che hanno lavorato per la casa editrice svizzera A.G. Wehrli che , nel suo patrimonio visuale, ha immagini che ritraggono il Pizzo Roseg da varie angolazioni e punti di vista come tesimoniato nella galleria digitale dell'Harvard Museum.
Importante segnalare che sono molti i fascicoli del mensile "Lo scarpone" (rivista del CAI) del 1931 che riportano notizie sul ghiacciaio e sulla Val Roseg.