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L'Isola di San Giorgio Maggiore da cui è stata realizzata la lastra è una piccola isola situata di fronte al molo marciano, un tratto di riva, posto di fronte Piazzetta San Marco, che si affaccia sul Bacino San Marco.
Sull'isola è presente la Basilica di San Giorgio Maggiore dal cui campanile è stata, molto probabilmente, realizzata la lastra. La Basilica e il campanile costituiscono gli elementi essenziali del panorama osservabile dalla Piazzetta San Marco.
Nella lastra notiamo il Campanile di San Marco in ricostruzione e possiamo ipotizzare che la lastra sia stata realizzata tra il 1903 e il 1909.
Il Campanile, la cui costruzione iniziò nel IX secolo, subì nei secoli vari danni. Nel 1489 venne seriamente danneggiato da un fulmine, che ne distrusse la cuspide in legno, e nel marzo del 1511 venne colpito da un terremoto.
A causa della sua altezza, di circa 99 metri, e delle strutture in ferro che lo rinforzavano, il campanile era diventato un parafulmine naturale. Numerose furono le scariche atmosferiche che lo colpirono nei secoli, incendiandolo, facendogli cadere la cima o provocando squarci nella struttura. Finalmente, nel 1776 venne dotato di un parafulmine e i danni legati agli agenti atmosferici diminuirono notevolmente.
Ciò nonostante, il 14 luglio 1902, il campanile crollò. Secondo gli studi dell'architetto Luca Beltrami le principali cause del progressivo indebolimento e successivo cedimento sono da ritrovare nelle deficienze di solidità, l'età del monumento e le alterazioni apportate.
I lavori di ricostruzione, iniziati nell'aprile del 1903, terminarono nel marzo del 1912.
Dal manifesto creato dal pittore Adolfo de Carolis per la VIII Esposizione internazionale d'arte di Venezia, che ebbe luogo dal 22 aprile al 31 ottobre del 1909 e che testimonia i lavori in corso nel 1909, desumiamo che la lastra possa essere precedente al 1909 in quanto nel manifesto di de Carolis i lavori sono in uno stato avanzato rispetto a quanto visibile nella lastra.
Si può ipotizzare, quindi, che la lastra sia di molto successiva al 1903, data di inizio lavori, poichè nella lastra la torre è stata completamente ricostruita, e precedente al 1909 poiché è assente la cella campanaria, presente, invece, nel manifesto di de Carolis.
Infine, è interessante notare nella lastra l'armatura mobile, ideata dall'ingegnere Daniele Donghi (1861-1938), posta lungo il campanile. Questa armatura, diversamente dai ponteggi che si dovevano realizzare ogni volta si fossero raggiunti i due metri e mezzo di altezza, poteva essere mantenuta per tutta la durata dei lavori, riducendo di molto i tempi della ricostruzione.
Si segnala che il fotografo veneziano Tomaso Filippi (1852-1948) realizzò un servizio fotografico in occasione del crollo del Campanile di San Marco nel 1902.