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Non si può risalire con esattezza all'autore della foto viste le numerose fonti che accennano a varie scalate compiute verso il massiccio del Monte Bianco e sulla cima dell'Aiguille Verte. In particolare Robert Gréloz e Lue Maistre hanno compiuto la traversata dell'Àiguille Verte nel 1933, con salita dal versante delle Charpou come riportato da Lo Scarpone. Sempre dalla stessa rivista emerge come nell'agosto del 1938 furono invece i coniugi Mirella e Alessandro Frova del C.A.I. di Milano assieme alla guida Laurent Grivel di Courmayeur a scalare la parete sud del Gran Dru partendo proprio dal rifugio della Charpoua. Nell'articolo si sottolinea come quel giorno (17/08/1938) fosse particolarmente nevicato, pertanto la foto potrebbe risalire anche alla loro escursione. Inoltre anche la rivista mensile del CAI degli anni 1931, 1933 e 1938-1939 accenna a varie scalate effettuate verso l'Aiguille Verte e attraverso il ghiacciaio Charpoua.
Infine negli archivi digitali della Confederazione Svizzera è conservata una foto scattata tra il 1893 e il 1923 e raffigurante l’Aiguille Verte: l'autore di tale scatto è Eduard Spelterini (1852-1931), fotografo svizzero pioniere dell'aerofotogrammetria. Spelterini potrebbe essere anche l'autore dello scatto, così come potrebbe esserlo uno degli alpinisti Bonatti o Berardini, immortalati nel 1955 al rifugio Charpoua in una foto conservata dal Museo Nazionale della Montagna. Sempre qui sono conservati delle riprese dell'Aiguille Verte e del rifugio La Charpoua attribuiti a Guido Rey.
Pertanto, essendo troppe le fonti e le informazioni in riferimento a tali imprese, l'autore rimane ignoto.