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L'arco di Tito, capolavoro dell'arte romana, è un arco trionfale con una sola arcata, posto sulle pendici settentrionali del Palatino, nella parte orientale del Foro di Roma.
La sua costruzione risale al I secolo d.C. e con ogni probabilità venne fatto costruire, per volontà del Senato e del popolo romano, come si può leggere nell'iscrizione posta sul lato dell'arco verso il Colosseo, da Domiziano, ultimo imperatore della dinastia Flavia, in memoria del fratello Tito, giù divinizzato, per celebrarne il trionfo nella guerra giudaica del 70 d.C., seppur nell'iscrizione non si faccia cenno di questo trionfo.
L'iscrizione, visibile nella lastra, recita: SENATUS POPOLUSQUE ROMANUS DIVO TITO DIVI VESPASIANI F(ILIO) VESPASIANO AUGUSTO.
Tale iscrizione è ancor più leggibile in una delle lastre conservate presso l'archivio digitale della University of Notre Dame, a questo link, che ha lo stesso soggetto. Quest'ultima, è stata realizzata nel 1910 dallo studio fotografico G. Massiot & cie.
Il Palazzo Senatorio, visibile nella lastra in lontananza e al di sotto dell'arco, è un edificio storico di Roma, municipio della città a partire dal 1144, fatto che lo rende il più antico municipio al mondo. E' sito in piazza del Campidoglio, sull'omonimo colle, ed è affiancato da Palazzo dei Conservatori e Palazzo Nuovo, che costituiscono il complesso dei Musei Capitolini. Fino all'annessione di Roma al Regno d'Italia nel 1870, è stato la sede del Senatore di Roma.
Sulla sommità dell'edificio è posta la Torre della Patarina, costruita tra il 1578 e il 1582 su progetto di Martino Longhi il vecchio. La struttura a pianta quadrata in laterizio è articolata in tre ordini sovrapposti, di cui due chiaramente visibili anche nella lastra. Questi ultimi sono decorati con quattro archi, uno per ciascuna facciata, che racchiudono le celle campanarie occupate da due campane in bronzo risalenti al 1804 e al 1805. Sul fronte principale fu trasferito nel 1806 l'orologio originariamente posto sulla facciata della vicina Basilica di Santa Maria in Aracoeli.