6[A]-1

Lastra img: 
Contenitore: 
5
Scatola: 
6[a]
Nuova collocazione: 
GEO.DIA.5 (1-60)
Numero lastra: 
6[A]-1
Area geografica: 
Pianura Pontina
Stato: 
Italia
Toponimo: 
Pianura Pontina
Soggetto: 
Bonifica
Parola chiave: 
Europa, Italia, Lazio, Pianura Pontina, Agro Pontino, bonifica, acquitrino, vegetazione.
Note: 

La bonifica dell'agro pontino è stato un processo lungo e travagliato che ha conosciuto i suoi albori già in epoca romana. Le paludi si sono formate circa 150 milioni di anni fa, poiché il mare non riesce naturalmente a defluire. L'abbondanza di sorgenti e fiumi nella regione rendono questa condizione ancora più complessa. Già i Volsci nel V secolo a.C. avevano ideato un sistema di drenaggio che permetteva di controllare le acque, ma l'impaludamento si verificò nuovamente per cause non molto chiare tra la fine del IV secolo a.C. e l'inizio del II secolo a.C..

In maniera non sistematica, i romani si occuparono, ma con scarsi risultati, del drenaggio delle acque, finché le acque riguadagnarono i loro spazi nell'epoca medioevale. Diversi pontefici si occuparono, nel corso dei secoli successivi, della bonifica delle Paludi Pontine. I più efficienti furono Leone X (1513-21), Sisto V (1585-90), Pio VI (1755-99) e Pio IX (1846-78), che istutuì il Consorzio della Bonificazione Pontina, tutt'oggi esistente ma unificato con il Consorzio di Bonifica Latina. Essi prendono la denominazione di Consorzio di Bonifica dell'Agro Pontino. Fino al 1870, di 19.000 mila ettari di palude furono bonificati 10.000 ettari, ma le leggi promulgate per la sua salvaguardia e bonifica non furono praticamente attuate.

Tra il 1919 e il 1929 ci fu una grande nuova opera di bonifica, ma fu solo tra il 1930 e il 1945, per volere di Benito Mussolini, che la zona iniziò una importante bonifica integrale (agraria, sanitaria, idraulica). Grazie alla bonifica di gran parte dell'agro pontino sorsero le cosidette "Cinque città": Littoria (Latina) nel 1932, Sabaudia nel 1934, Pontinia nel 1935, Aprilia nel 1937, Pomezia nel 1939. Durante la seconda guerra mondiale, la zona appena bonificata subì forti e ingenti danni, dovuti al passaggio delle truppe tedesche.

Lo scatto preso in considerazione è probabilmente degli anni subito precedenti o contempornaei alla bonifica integrale.

Stato di conservazione: 
Buono
Interventi di restauro: 
Conservativo
Lettura descrittivo-oggettiva: 
Vista su uno specchio d'acqua di un'area non ancora bonificata. In primissimo piano, un ramo chiomato copre parte del cielo. In basso si nota una porzione di terreno acquitrinoso, con zolle di terra e pietre emergenti. In secondo piano, sulla parte destra dello scatto, semi-nascosto da una fitta vegetazione e rovi, si può intravedere un altro specchio d'acqua. I due acquitrini sono circondati da arbusti sparsi e alti rovi, che dividono la fotografia in due sezioni. Nella sua parte superiore, alberi a fusto alto e ornati di foglie seguono una linea retta trasversale fino all'orizzonte.
Misure: 
8x10
Cronologia: 
1929-1940
Bibliografia: 
https://www.bonifica-agropontino.it/cenni-storici/ http://www.agristoria.it/ Tito Livio, Ab Urbe Condita Plinio, Naturalis Historia, III, 59 ("[...] Aliud miraculum a Cerceis palus Pomptina est, quem locum XXIIII urbium fuisse Mucianus ter consul prodidit. [...]" https://www.ponzaracconta.it/2015/04/22/la-bonifica-dellagro-pontino-1/
Rev: 
Si