8-1

Lastra img: 
Contenitore: 
6
Scatola: 
8
Nuova collocazione: 
GEO.DIA.6 (1-61)
Numero lastra: 
8-1
Area geografica: 
Isola di Nisida
Stato: 
Italia
Soggetto: 
Isola di Nisida
Stringa di descrizione: 
Edizione Vasari-Roma, 3022 Napoli - Isola di Nisida
Parola chiave: 
Isola di Nisida, Napoli
Note: 

Nisida è una piccola isola di origine vulcanica appartenente all'arcipelago delle isole Flegree, posta all'estrema propaggine della collina di Posillipo, in località Coroglio. Dal punto di vista amministrativo fa parte di Bagnoli, un quartiere del comune di Napoli.

Nel XVII secolo, i Borboni acquistarono l'isola per farne una riserva di caccia. In seguito, Gioacchino Murat, Re delle due Sicilie dal 1808 al 1815, riadattò la struttura della torre di guardia per farne un penitenziario. 
Il porticciolo venne ampliato dall'architetto De Fazio e nel 1847 venne costruito un bagno penale sul castello. Fra i prigionieri politici ivi incarcerati, si ricordano - fra gli altri - i patrioti Michele Pironti e Carlo Poerio. 
Nel periodo fascista, il bagno penale venne trasformato in Riformatorio Giudiziario Agricolo e in seguito in Casa di rieducazione.

Attualmente, l'isola, accessibile solo in parte, ospita l'Istituto Penale Minorile di Napoli, mentre il piccolo porto verso Coroglio è ora sede del Comando Logistico della Marina Militare.

Nisida viene citata anche nel testo "Napoli e dintorni: impressioni e ricordi" di Cesira Pozzolini, scrittrice, educatrice e filantropa fiorentina, la quale ci fornisce qualche riferimento storico e qualche indicazione sull'uso del "grande fabbricato che biancheggia là sulla parte più culminante dell'isola":

"La punta di Posilipo e il promontorio di Coroglio han già nascosta agli occhi nostri l'immensa città, ed ecco, mutamento di scena, un'altra magnifica prospettiva, ecco altre linee, altro orizzonte, altro sorriso di natura....
- A lei, Professore... che cos'è quest'isoletta?
- E' Nisida, e pare un grande scoglio. In antico faceva parte della celebre villa di Lucullo (Lucio Licinio Lucullo, Roma 117 a.C. - Napoli 56 a.C.) e Lucullo che era padrone di tutta questa punta, di tutte quelle grotte parte naturali, parte artificiali, dove conservava una immensa quantità di pesci e di crostacei, se ne veniva a Nisida in barchetta lungo certi canali - aperti al flusso e riflusso del mare per rinfrescare i suoi vivai - e non avea a temer le burrasche....
Il figliolo di Lucullo possedeva una villa in quest'isola; in questa villa si ritirò Bruto dopo l'assassinio di Cesare, e fu visitato da Cicerone.
Qui lasciò sua moglie Porcia - e la lasciò per sempre - quando s'imbarcò per andare in Macedonia a combattere contro Antonio la battaglia di Filippi...
Poi questi luoghi appartennero a Pollione, a quel Pollione che in molte di queste peschiere, come si racconta, alimentava una prodigiosa quantità di murene, grossissime, alle quali si vuole che desse a mangiare carne umana, i suoi miseri schiavi...
- E quel grandioso fabbricato che biancheggia là sulla parte più culminante dell'isola?
- E' un ergastolo per i condannati a vita.
- Un ergastolo?... Manco male! godono almeno tanto riso di cielo e di mare, e respirano aria salubre quegl'infelici dannati a vivere gli anni più belli della vita fra' rimorsi dell'anima e nell'isolamento forse d'un angusta celletta!"

Siti e testi consultati:

1) https://it.wikipedia.org/wiki/Isola_di_Nisida
2) C.Pozzolini, Napoli e dintorni: impressioni e ricordi, Morano, Napoli, 1880, pp. 62-64

Geocode_address: 
POINT (14.1633092 40.7961956)
Lettura descrittivo-oggettiva: 
Nella lastra è rappresentata l'isola di Nisida. Verosimilmente, la lastra è stata realizzata dalla terraferma, in quanto è possibile vedere anche il collegamento tra l'isola e la costa. Negli anni il collegamento si è ampliato e, differentemente da quanto rappresentato in lastra, è divenuto carrozzabile. Sono visibili alcuni piccoli edifici e sulla sommità destra del promontorio il carcere minorile. Di fronte l'isola è presente il piccolo scoglio di Levante.
Autore della fotografia: 
Vasari
Rev: