8-19

Lastra img: 
Contenitore: 
6
Scatola: 
8
Nuova collocazione: 
GEO.DIA.6 (1-61)
Numero lastra: 
8-19
Area geografica: 
Campania
Stato: 
Italia
Toponimo: 
Napoli
Soggetto: 
Veduta del palazzo Donn'Anna
Stringa di descrizione: 
Naples et Vesuve Rive de Pausilippe et baie de Naples
Parola chiave: 
Napoli, Posillipo, palazzo Donn'Anna, Baia, Golfo, rovine
Numero originale: 
14
Note: 

Palazzo Donn'Anna è un palazzo monumentale del XVII secolo, ubicato in via Posillipo.
Per la costruzione del palazzo fu necessario demolire una preesistente abitazione cinquecentesca, villa Bonifacio, che prendeva il nome dal proprietario: il nobile Dragonetto di Bonifacio del Sedile di Portanova.
Nei primi anni del '600 il palazzo venne acquistato dalla famiglia Carafa di Stigliano, diventando parte della cospicua dote di Donna Anna Carafa - da cui prende il nome - , viceregina di Napoli, consorte del vicerè Ramiro Núñez de Guzmán, duca di Medina de las Torres.
Donna Anna commissionò i lavori di restauro all'architetto Cosimo Fanzago, il quale nel 1642 approntò un disegno seguendo i canoni del barocco napoletano. Tuttavia, i lavori non vennero mai completati per via della prematura morte di Donna Anna, avvenuta in un contesto di insurrezione popolare a causa della temporanea caduta del viceregno spagnolo. 
Dopo i danni subiti a fine '600 per via di varie rivolte e del terremoto del 1688, il palazzo nel corso del '700 e dell''800 subì numerosi passaggi di proprietà.
Attualmente l'edificio non è visitabile e non costituisce un polo museale, in quanto adibito ad abitazioni private. 

Il palazzo viene menzionato anche nel testo "Napoli e dintorni: impressioni e ricordi" di Cesira Pozzolini, scrittrice, educatrice e filantropa fiorentina, edito nel 1880.
L'autrice a riguardo scrive:
"Ecco l'antico palazzo detto della regina Giovanna - di Monn'Anna Carafa, l'ambiziosa moglie del vicerè duca di Medina - cupo, deserto, ma grandioso, che sembra quasi emergere dal mare ed è lì diroccato, cadente, senz'affissi, e co' vani delle finestre aperti come bocche spalancate d'uno spettro notturno. Che bel contrasto! Quaggiù a sinistra quest'edifizio vecchio, corroso e flagellato senza posa dal mare, quasi che le onde monotone volessero inghiottirlo ad ogni istante; lassù in mezzo a que' freschi tappeti d'erbe folte e vellutate, in mezzo ai mirteti e agli aranci, fra que' bruni cespugli d'oleandri e su per le balze mollemente frastagliate e sempre fiorite sorgono cento gruppi di casette candide, di terrazze inghirlandate, di grotticelle misteriose che brune e taciturne si nascondono dentro i fianchi del monte, e di ville biancheggianti che di perpetua letizia rallegrano la ridente collina di Posilipo." 

Molte leggende sono legate a questo luogo, fra cui quella riguardante proprio Donna Anna, narrata da Matilde Serao nel libro Leggende Napoletane.

E' presumibile che la lastra sia stata realizzata da Roberto Rive in quanto nel suo catalogo fotografico, pubblicato nel 2017 a cura di Fanelli e Mazza, sono riportate delle indicazioni circa alcune lastre fotografiche di fine Ottocento che hanno ad oggetto Palazzo Donn'Anna. 

Siti e testi consultati:

1) http://napolicapitalediunregno.altervista.org/napoli-roberto-rive-posill...
2) https://www.themammothreflex.com/grandi-fotografi/2016/06/30/litalia-del...
3) http://insolitaitalia.databenc.it/storia/palazzo-donnanna-leggenda-degli...
4) G. Fanelli, B. Mazza, Catalogo dello stabilimento fotografico Robert Rive. 2017
5) C. Pozzolini, Napoli e dintorni: impressioni e ricordi, Morano, Napoli, 1880, p. 20

Stato di conservazione: 
buono
Interventi di restauro: 
Conservativo
Lettura descrittivo-oggettiva: 
Il Palazzo Donn'Anna, che possiamo vedere al centro della lastra, si colloca ai piedi della collina di Posillipo e si affaccia sul golfo di Napoli. La zona è caratterizzata da una costa alta e rocciosa, infatti in primo piano troviamo un massiccio roccioso dove è possibile notare la tipica vegetazione marittima. In questa zona sono presenti anche ville di epoca romana come quella individuabile alle spalle del palazzo. L'arco e il cancello che si vedono in basso a sinistra del palazzo, potrebbero corrispondere alla via d'accesso al mare, utilizzata, secondo la leggenda, dagli amanti della celebre regina Giovanna II D'Angiò che visse nel palazzo durante la prima metà del '400. Alle spalle del Palazzo prosegue il Golfo con le sue insenature e le costruzioni in riva al mare.
Autore della fotografia: 
Roberto Rive
Cronologia: 
1889
Rev: