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Il salto di Tiberio è un precipizio a picco sul mare, alto circa 300 metri sul livello del mare, situato sul versante nord-orientale dell'isola di Capri.
Il salto di Tiberio viene menzionato anche nella Guida di Napoli di Pellerano, edita nel 1904.
L'autore a riguardo scrive:
"Delle enormi rocce scendono a picco nel mare dall’altezza di 327 metri. Si vuole che Tiberio, in sua presenza, facesse di qui precipitare nel mare le sue vittime, dopo averle fatto subire lunghi e crudeli supplizii. Per avere un’idea di questa altezza, lanciando una pietra con tutta la violenza possibile, essa non cadrà mai in mare, ma per legge fisica sarà attratta verso la montagna. A dritta si scende sulle rovine del vecchio faro, trasformato oggi in belvedere, per godervi dello splendido colpo d’occhio sull’isola ed i golfi di Napoli e Salerno."
La leggenda secondo cui Tiberio gettasse in mare i suoi condannati è stata più volte confutata, anche dallo scrittore francese Maxime du Champ.
Siti e testi consultati:
1) B. Pellerano, Guida di Napoli e dintorni, Libreria scientifica, Napoli, 1904, pp. 240-244.
2) https://www.ad-italia.it/luoghi/architettura/2020/08/01/punta-tragara-il...
3) https://isoladicapriportal.com/i-pini-dellisola-una-guida-per-riconoscerli/