8-4

Lastra img: 
Contenitore: 
6
Scatola: 
8
Nuova collocazione: 
GEO.DIA.6 (1-61)
Numero lastra: 
8-4
Area geografica: 
Capri
Stato: 
Italia
Toponimo: 
Capri
Soggetto: 
La Grotta Azzura di Capri
Stringa di descrizione: 
886- Isola di Capri 14 11 La Grotta Azzurra
Parola chiave: 
Anacapri, Capri, Grotta azzurra
Note: 

La Grotta Azzurra è una cavita carsica che si apre nel versante nord-occidentale dell'Isola di Capri ed afferisce amministrativamente al comune di Anacapri. 
Il colore azzurro, che rappresenta la caratteristica peculiare dell'antro, è dato dalla luce esterna che, filtrata dall'acqua del mare, si riflette e si diffonde nella grotta (anche grazie al fondale chiaro e sabbioso della stessa).
In epoca romana, ai tempi di Tiberio, la grotta era utilizzata come ninfeo marino. Alcuni archeologi ritengono che sia stata la presenza della grotta a spingere Tiberio a far costruire la villa sovrastante e che sia stato proprio quest'ultimo ad allargare l'ingresso per permettere ad una barca di entrare.
Per molti anni non venne più visitata e, anzi, era temuta dai marinai locali a causa di leggende popolari che la descrivevano come un luogo infestato dagli spiriti.
Venne riscoperta a partire dal 1826, quando il pescatore locale Angelo Ferraro accompagnò lo scrittore tedesco August Kopisch e il pittore Ernst Fries a visitarla. I due ne decantarono le bellezze e da allora divenne tappa fissa per i viaggiatori diretti a Capri.
Attualmente, è uno dei siti più visitati in Campania.

Forse a causa dei chiari scuri creati dal sole, la lastra sembra immortalare una rappresentazione della grotta e non la grotta stessa, quasi come si trattasse di uno scatto a un dipinto. 

Stato di conservazione: 
Ottimo
Lettura descrittivo-oggettiva: 
Nella lastra è rappresentata la Grotta azzurra (anche chiamata Grotta di Gradola). La luce del sole che entra dall'apertura, parzialmente sommersa dal mare, irradia la grotta, creando dei chiari scuri sulle pareti rocciose della stessa e illuminando una piccola imbarcazione a remi con a bordo tre visitatori.
Cronologia: 
fine Ottocento
Rev: