6[A]-10

Lastra img: 
Contenitore: 
5
Scatola: 
6[a]
Nuova collocazione: 
GEO.DIA.5 (1-60)
Numero lastra: 
6[A]-10
Area geografica: 
Pianura Pontina
Stato: 
Italia
Toponimo: 
Sabaudia
Soggetto: 
Città
Stringa di descrizione: 
28-29 Sabaudia
Parola chiave: 
Lazio, Pianura Pontina, Sabaudia, Foto aerea, Lago di Paola, città di fondazione
Note: 

Sabaudia, a differenza di quasi tutte le città italiane, le cui origini risalgono a tempi lontanissimi, è caratterizzata dal punto di vista cronologico da una nascita recente. Fu fondata infatti il 5 agosto 1933, nel quadro della vasta operazione di bonifica integrale delle Paludi Pontine, che ha visto la fondazione di altre quattro città: Littoria - ora Latina - (cfr: http://web2geolab.uniroma1.it/geoimage/content/6a-6 , http://web2geolab.uniroma1.it/geoimage/content/6a-5 ) Aprilia, Pomezia e Pontinia. 

Sabaudia fu inaugurata il 15 aprile 1934. Concepita ispirandosi alla grande tradizione razionalista tedesca del periodo, venne costruita in un solo anno. Il piano regolatore, scelto in base a un concorso nazionale che vide vincitori G. Cancellotti, E. Montuori, L. Piccinato e A. Scalpelli, prevedeva uno svolgimento planimetrico secondo due direzioni ortogonali, in corrispondenza di due assi stradali principali, con il 10% di dell’area globale riservata a verde pubblico.

La città sorge sul suo attuale territorio grazie ad una curiosa storia. Infatti, il sito dove sorge Sabaudia fu scoperto e scelto per caso dall'allora Commissario dell'Opera Nazionale Combattenti: Valentino Orsolini Cencelli. Cencelli andava in perlustrazione nella selva alla ricerca di un sito adatto alla costruzione di una nuova città quando il suo cavallo si impuntò rifiutandosi di addentrarsi ulteriormente nel folto bosco.
Fu così che il commissario, alzandosi sulle staffe, scorse lo spettacolare paesaggio di una grande distesa di erica fiorita che arrivava fino al lago seguita da basse dune sabbiose che lasciavano vedere il mare.

Così commentò Cencelli: 

Mi alzai allora in piedi sulle staffe ed apparve ai miei occhi uno spettacolo stupendo: avanti a me era tutta una grande distesa di erica fiorita che arrivava sino al lago; alla mia sinistra il Circeo splendeva nel sole in tutta la sua imponenza e di fronte, in una frattura delle dune, si vedeva il mare. Eravamo verso il tramonto ed il giallo dell’erica, l’azzurro del lago e del mare, la massa verde scuro del Circeo, formavano un quadro di incomparabile bellezza.
E li pensai potesse sorgere la città.

Il lago che si vede dalla vista aerea su Sabaudia è invece il Lago di Paola, anche conosciuto come lago di Sabaudia o laguna di Sabaudia; un lago dalle acque salmastre, separato dal mare tramite la duna litoranea. Il ricambio di acqua avviene attraverso due canali: la foce di Torre Paola e la foce del Caterattino. Il primo è stato costruito dagli Antichi Romani e ripristinato nel 1721, mentre il secondo canale è stato scavato solo durante le recenti opere di bonifica. Proprio grazie alla bonifica il lago ha assunto l’aspetto attuale e oggi ha una superficie di circa 3,9 km quadrati e una profondità massima di 10 metri. Il suo perimetro, piuttosto irregolare, è caratterizzato da cinque “bracci” che sono la traccia della presenza di antichi fiumi (per ulteriori approfondimenti sul lago cfr: http://web2geolab.uniroma1.it/geoimage/content/6a-11 ). 

Geocode_address: 
POINT (13.0275758 41.3015823)
Stato di conservazione: 
buono
Interventi di restauro: 
conservativo
Lettura descrittivo-oggettiva: 
Nella lastra vista aerea sulla città di Sabaudia e sul Lago di Paola.
Misure: 
8x10
Bibliografia: 
https://www.sabaudia.net/storia.php https://www.treccani.it/enciclopedia/sabaudia/ http://www.sudpontino.net/sabaudia/storia.asp https://www.radiondablu.it/sabaudia/la-storia https://www.eccellenzepontine.net/2018/01/il-lago-di-paola-a-sabaudia/
Rev: